Domenica 28 maggio alcuni soci del GGB hanno portato in gita al Buso della Rana (in prov. di Vicenza) la sezione giovanile del CAI di Vestone.
Cosa vi posso dire? È stata una delle gite più belle che abbia mai fatto alla Rana. I ragazzi sono stati divisi in due gruppi: uno dai 7 ai 9 anni e l’altro dai 10 ai 15 anni. Io accompagnavo i più piccoli, e mai avrei pensato di vedere il “vero” coraggio negli occhi di questi bambini: vedere chi ha sconfitto la paura della strettoia e l’entusiasmo di tutti, che avrebbero voluto proseguire anche oltre, è stato qualcosa di bello e magico. Senza considerare il piacere di vederli muoversi così bene in un ambiente per loro nuovo e “ostile”.
Ora vi lascio leggere le impressioni di Marzia, organizzatrice della gita per il CAI nonché storica ex socia GGB! Il mio grazie va a lei e a tutti gli altri accompagnatori che hanno reso possibile questa bellissima gita! Alla prossima!
Teresa
Alle 8.40 il bus parcheggia al piazzale del parco, vicino all’ ingresso della grotta; velocemente i ragazzi si dividono in 2 gruppi e inizia la vestizione con imbraghi e caschetti.
Dopo una breve introduzione teorica da parte degli accompagnatori del Gruppo Grotte Brescia (GGB), alle 9.30 parte il 1° gruppo A.G. avanzato, 18 ragazzi/e che percorreranno un bel tratto di grotta con qualche difficoltà tecnica, mentre alle 10.00 tocca al 2° gruppo A.G. base, 12 ragazzi/e che si limiterà ad un tratto più breve ma non meno emozionante e curioso.
Si entra attraverso un enorme portale e la galleria via via si fa sempre piu’ buia: la luce del sole lascia spazio alle lucine dei nostri caschetti.
L’ambiente si presenta sempre umido, scivoloso ma anche, in alcuni punti, decisamente bagnato! Si cerca di schivare il fiume e gli arrivi di acqua, saltellando tra i sassi sporgenti e cercando di non bagnarsi inutilmente….anche perche’ c è un’aria pazzesca!!!
Non c’è un sentiero tracciato, non ci sono i segnavia bianco-rossi a cui siamo abituati; qui siamo costretti a risalire il fiume, cercando un appiglio sicuro, cercando di non scivolare e osservando la morfologia che questa grotta ci offre. Il bello poi arriva quando la galleria termina in un sifone….e dove si passa? Vedi: là, a sinistra, devi chinarti e strisciare…ecco, ora bisogna fare il serpente e, con un zig-zag, si supera questa strettoia di pochi metri e ci si rialza in un ampia galleria.
Poco più avanti ci aspetta un canotto che ci farà attraversare il laghetto di Caronte: a tre a tre i ragazzi raggiungono l’altra sponda! Tra un passaggio e l’altro il percorso non è mai regolare: è un continuo saliscendi e cambio di passo, fino a ritrovarsi tutti insieme in un ampio ambiente riparato dall’aria: qui ci fermiamo per la nostra pausa pranzo.
Il ritorno è il medesimo, ma con qualche piccola variante “acquatica” e, stavolta, non c’è più contenimento: ci si butta nel sifone con l’acqua che arriva oltre la vita, alle ascelle, al collo; ci si sfoga con urla di gioia condite con un pizzico di follia, fino a rivedere lo spiraglio di luce che ci guiderà all’ esterno. Da una temperatura interna di 10-12° ci si confronta con quella esterna di 28°, ed è piacevole cambiarsi al sole, ma basta poco per accorgersi che l’ambiente precedente gia’ci MANCA !!!
Alle 13.30, mentre si sta giocando a “caccia allo speleo”, si odono voci e canti provenire dall’androne di ingresso: è il gruppo Avanzato che ha terminato la sua avventura!!
COMPLIMENTI A TUTTI I RAGAZZI/E, ACCOMPAGNATORI, e alla preziosa ASSISTENZA dei soci del GRUPPO GROTTE BRESCIA!
Marzia