Campo base presso Barangay Hall di Mabini, ore locali 19
Quello che abbiamo vissuto oggi è una pagina non solo del diario di spedizione ma un ricordo indelebile per tutti, vecchie faine o giovani mascotte: Io, Matjaz, Terry e Joni siamo orfani di Lillo e Guido, marcanti visita, ma con l’aggiunta del bravo Daryl da Manila. Dopo una lunga ravanata alla ricerca di Habasan Sunko detto il Cenote, con la guida che veniva guidata dalla babele dei due nostri gps che sparavano punti differenti, tra valli assorbenti, karren e voragini, arriviamo al cospetto di questo bellissimo lago in cui si affacciano quattro distinte vie di un poderoso delta sotterraneo. Non ho dubbi, andiamo a nord! Il mio ghigno satanico frutto di presentimenti nati dalla stesura notturna del rilievo: in questi casi una vera mappa d’esplorazione.
Una settantina di metri a nuoto in enormi basse gallerie poi usciamo all’asciutto in piacevoli freatici tondi da 3 metri di diametro di cui ignoriamo vari biforcazioni rincorrendo l’aria. Giungiamo ad un passaggio basso sull’acqua con tronchi incastrati: per evitarlo mi invento pure un’arrampicata da cui non riesco più a scendere se non con una corda lanciatami credo per una ventina di tentativi e relative bestemmie…
Matjaz si butta in apnea nel duck sotto e passa imprecando per il posto di merda in cui e finito! “Ci sono tronchi dappertutto! “, scandisce nel vuoto tenebroso di ogni sala semiallagata.” Scusa ma tronchi grandi, per caso?”, gli urlo passando ormai già in delirio seguito da tutti. Sapevamo di essere vicini al sifone terminale della colossale Bugasan ma arrivare in apnea nel delirio terrificante di legname finale è gioia e spavento: urlo “Connection, connection!” con tutta la voce che ho.
Il bravo Matjaz, non domo, aggira a sx quel delirio di tronchi enormi e pericolosamente instabili trovandosi di fronte addirittura una gallerietta a sfuggita a me e Lillo in esplorazione! Da li percorriamo circa 250 metri di belle condotte finendo in Hubasan Cave 3 in due differenti punti!
Arrivando con la topografia, foto e video al sifonaccio, la palpitante sorpresa di trovare il duck sommerso da mezzo metro di acqua! Ed Ora? Possibile che due gocce di pioggia fuori abbiamo già innescato una piena? Ci domandiamo pronti a scappoare da ingressi alternativi. Poi in realtà l’aria passa in una strettoia 2 metri sopra il duck: che sensazione infilarvici con un fiume da 7-8 metri cubi in crescita!
Oltre via veloci a vedere cosa succede fuori poi io e Matjaz torniamo per il rilievo. Prima di uscire tiriamo dritti in un lago di oltre 80 metri con la meravigliosa sorpresa di uscire dalla sorgente principale del complesso che ovviamente non conoscevamo! Esattamente una cinquantina di metri a fianco dell’uscita fossile percorsa qualche giorno fa da me e Lillo. Venti metri di bocca alta 5 con la corrente forte che si butta nel fiume, un altro enchanted place di rara bellezza.
Tempo di mangiarsi qualcosa aspettando Terry e di riempirsi gli occhi al cospetto di un labirinto che non finisce di stupirci.
Anche stanotte stenderemo le sue radici cartacee nel tentativo di fermare quelle immagini su carta alla ricerca di nuove.
Con oggi, penultimo giorno a Mabini, siamo ad 8 km di esplorato mentre System è a 5: sì, siamo stati fortunati ed “efficaci”. Molto. E le San Miguel da litro ormai non si contano più, consapevoli che, scongiurando rogne da meteo e salute, siamo solo all’aperitivo, visto che dal primo di aprile partiremo in completa autonomia verso gli obiettivi principali della spedizione.
Persi lassù nella nostra fantasia, gelosamente custoditi dal carso e dalla foresta.
Un abbraccio a tutti coloro che ci stanno accompagnando in questo sogno vigile.
Pota
Selfie di rito prima di entrare in grotta
Sul grande lago 80x40 mt formato dal collettore nei pressi della risorgenza
Ultime tratte di rilievo in Sunko Cave (Cenote)
Nei freatici a cavallo della giunzione
La risorgenza principale di Bugasan Cave System
Bugasan River