In questi giorni si stà svolgendo il corso di speleologia di primo livello del Gruppo Grotte Brescia.
Alla scuola di Speleologia “Pierpaolo Molinari” si sono iscritte quest’anno 9 persone.
I nuovi corsisti (detti zombies) si stanno impegnando, oltre a muoversi bene e in sicurezza in grotta, anche a sopportare e subire i soliti scherzi degli instancabili istruttori (una lezione teorica aveva come titolo “come agire in caso di comportamento convulsivo-maniacale di uno speleologo in grotta”… con tanto di “psicologa” in Tailleur e spiegazione pratica…).
Il giorno 16 ottobre con 8 di loro siamo andati all’Omber en Banda al Bus del Zel: data la buona agilità dimostrata da tutti i partecipanti la settimana precedente in palestra di roccia, si è deciso di arrivare tutti almeno fino alla sala -230m, e qualcuno è andato anche oltre affacciandosi, dopo aver percorso l’attivo della Confluenza, sulla sala Sakem.
Chi un po’ più, chi un po’ meno, i nostri zombies si sono fatti un’uscita di una decina di ore.
Lo scorso weekend, come nostra oramai collaudata usanza,ci siamo inabbissati nella mitica Spluga della Preta.
A causa di impegni personali i corsisti erano solo 5, e tutti sono arrivati fino in Sala Cargnel (circa -400m! Niente male come seconda uscita!) percorrendo, senza particolari problemi, le prime tre grandi verticali dell’abisso (131m , 108m e 88m).
Si sono anche evitate le infinite attese alla base del 131 subite negli anni precedenti da molti: sorprendentemente prima di mezzanotte eravamo tutti fuori!
Ora li attende una delle prove più dure: il raduno! eh si , uscirne indenni è davvero un impresa!
L’ultima uscita ipogea e’ ancora da decidere: al momento le opzioni sono due: o la grotta di Aladino in Trentino (stupenda grotta alpina che si apre a 2000m di quota), oppure far visita a sua maestà il Corchia, compiendo la classica traversata Buca d’Eolo – Serpente.
Vicky
Ecco ora alcune foto scattate in Spluga durante l’ultima uscita.