Campo base casa Calagos Barangay Barruz
Ora capisco perché mia mamma si arrabbia quando trova la pipì del nostro gatto..
…ed ecco che nel cuore della notte il Barangay Capitan (da noi sarebbe il sindaco del paese) di cui siamo ospiti dal primo giorno, si alza dal letto, va sul balcone, estrae il suo creapopoli e con “getto” probabilmente poco controllato fa pipì di sotto! E fin qui tutto ok se non per l’incuranza di ciò che c’è di sotto, ma soprattutto per quel che ha attorno.. cioè il Pota! Che dorme (come sempre poco e non più di 2 ore a notte!) nella sua zanzariera. Quando sente vari schizzi sul suo dormitorio si chiede: ma come?? Piove?! Ma ci sono le stelle!! In pochi secondi realizza ciò che sta accadendo.. e comincia a citare Dio nelle sue varie forme ed espressioni!
Proprio cosi ragazzi, il “Sindaco” ha pisciato dal balcone beccando la zanzariera di Matteo e qualche vestito steso ad 1 metro e mezzo da terra per asciugare! Il bello è che poi è sceso al piano di sotto dove c’è il bagno, che per quanto possa essere “ruspante” un water esiste! Del resto il nostro “Sindaco” sera si sera no, e qualche sera nel mezzo, arriva a casa ciocco mazzato!! Tanto che le figlie lo accompagnano una per parte e lo mettono a letto! Nemmeno dei miei amici nei loro tempi d’oro avevano cosi tanta costanza nelle sbronze!! Probabilmente penserà che dopo avere messo al mondo 17 figli ora si può divertire…
La sveglia è solitamente alle 5,30-6,00 anche se in realtà già alle 4,30 ci sono le radiosveglie dei loro telefonini e sterei che partono a canna in varie capanne del villaggio!! Stamattina facciamo colazione con riso (..che novità..) e uova. Il Pota ci racconta dell’accaduto, non scordandosi di citare dio durante il discorso.. Noi da buoni compagni gli spieghiamo che poteva andare peggio, cioè, che poteva essere cacca.. oppure quelle super mega scatarrate che fa di notte! E immaginiamo finiscano tutte su quello splendido pavimento in assi di legno bao bab, che figli e moglie con tanta devozione lucidano tutti i giorni con gusci di cocco. Ma non è finita qui. Programma di oggi: 2 squadre con relativa esplorazione di nuove grotte. Ci prepariamo gli zaini e ci cambiamo i vestiti.Vado sul balcone, prendo mutande, calze, maglietta.. certo, non sono da passarella.. ma anche ieri sono riuscito a lavarli e lavarmi al fiume, almeno il grosso.. Prendo i miei pantaloni, sono un po’ umidi sulla parte destra, che strano mi dico.. e si che ieri sembravano asciutti.. Del resto ho pensato che di giorno ci sono 25-30 gradi ma con 90-95 % di umidità poi di notte la temperatura si abbassa ma l’umidità non tanto, quindi teoricamente stando all’esterno si possono inumidire.. Quando però le indosso mi arriva una di quelle vampate…! E si, avrete già capito, il Barangay Capitan e il suo fedele biribiri imbizzarrito (come non dargli del “fedele” dopo 17 figli!) come nel film di Benigni in Piccolo diavolo, quando innaffiava i palazzi, hanno centrato anche i miei pantaloni! Ma erano a un metro e 50 di altezza dal pavimento appesi al soffitto del balcone!! Ovviamente essendo già tutti pronti per partire non mi andava di farli aspettare per ribaltare il saccone e prendere un altro paio di pantaloni. Mi dilungo solamente in un “rosario” verso il signore sfoggiando un ottimo repertorio.. Poi mi son detto che da li a 10 minuti avrei dovuto passare il guado sul fiume di tutti i giorni (si perché tutti i giorni facciamo un guado sul fiume con le scarpe e le calze in mano per stare il più possibile con i piedi asciutti, ma siccome devono farlo pure gli abitanti del villaggio, possibile che nessuno tagli 2 tronchi e li metta a modo di ponte?? Visto che vanno a tagliare le assi di legno tek a 3 o 4 ore di cammino nella giungla! Boh..! Valli a capire te sti qua..) Fatto il guado ma il risultato non cambia, come la proprietà commutativa spostando i fattori di un operazione il risultato non cambia.. o qualcosa del genere. Vampate di piscio miste al mio sudore, che francamente quest’ultimo posso paragonarlo a Chanel n 5. Ora capisco perché mia mamma si arrabbia quando trova la pipì del mio gatto (Atomino) sulle tende delle porte d’ingresso di casa nostra…!!
Durante l’avvicinamento ogni tanto i compagni ci ricordano a me e Matteo che poteva andare peggio, come discusso a colazione e noi da buoni bresciani gli rispondiamo con un bel “enkulet!” seguito dalla divinità cristiana accompagnata da vari pronomi… Per la cronaca oggi io, Lillo e Francesco abbiamo sceso una serie di pozzi fino ad una profondità di 60-70 metri circa. La guida ci aveva descritto la grotta abbastanza bene, l’unica differenza che l’oro si erano fermati sul penultimo pozzo e sembrava si affacciasse su una galleria, mentre invece sbucava in un salone da 30×50 metri chiusa alla base con dei massi di crollo e nessun ramo laterale come prosecuzione. Come zona era interessante perché posta tra Male-ho cave e Sulpan Cave in un punto abbastanza alto di quota. Matteo, Guido e Antonio, invece, sono andati a vedere un’altra grotta con la guida locale. Arrivati a quota 360 metri dopo ore di trekking e dopo aver imprecato contro la guida sfoggiando un ottimo dialetto bresciano-veneto… (si perché fare del trekking a 35 gradi con 95% di umidità e bestiacce varie.. non è il massimo, o perlomeno non è quello che cerchiamo) Sono arrivati ad una galleria fossile di circa un centinaio di metri, rilievo e ritorno al campo. Fatto merenda con pannocchie di mais bollite e cocchi freschi. Però anche oggi mancano le birre e questo è un po’ grave! L’unico giorno che ne abbiamo recuperato 12 litri li abbiamo finiti la sera stessa al ritorno di una bella punta di 13 ore…
Ciao a tutti e alla prossima!!
Claudio