Sole di mezzanotte a Capo Nord
Mentre Marco mi parla sento vociare alle spalle, toni allegri e soddisfatti di chi ha ancora negli occhi ambienti da favola. Questa mattina sono tornati al campo base dopo una traversata eccezionale. Ormai la grotta non ha più segreti per il GGB. A detta di tutti è stata una delle più belle mai viste, con dei cambi incredibili di ambiente, da passaggi stretti con lame sottilissime a marmitte striate nel granito e nel marmo, tubi d’acqua impressionanti e zone secche con crolli colossali. La sala che doveva essere ghiacciata, dal nome “Ice Climbing” appunto, non ha presentato grandi difficoltà. Solo gli armi facevano paura, c’era qualche corda lesionata e vecchia da rimpiazzare, ancoraggi senza senso e cognizione, punti d’attacco molto bassi e poca fantasia.. niente di nuovo quindi. Per tornare al campo poi, il dislivello di 350m con disarrampicata su placca, anche bagnata e scivolosa, ha regalato momenti di adrenalina pura: allontanamento da panico di cinque ore, dalle 5:00 alle 10:00 di questa mattina, con qualche corda fissa, perchè non si sa mai.. Il sentiero per esempio non c’era e la via è stata da inventare in un ambiente tutt’altro che praticabile.
Notizie dal campo: le zanzare mangiano letteralmente tutti tranne Roby e il Bà, che si è beccato la prima puntura solo oggi.. Ora c’è il sole, come sempre del resto, e ci sono 20 gradi. Andrea dorme profondamente in tenda mentre gli altri si godono l’attesa con vista sul fiordo. Stasera direzione Capo Nord per la parte più turistica del viaggio, ci vorranno 12 ore circa dove si alterneranno alla guida di una volvo v50 station wagon rossa, nuovissima: i noleggi sono molto economici, costano meno del pulmann ed ovviamente danno più libertà di movimento. Da Drag andranno sull’altra sponda con un battello, poi Narvik ed infine Capo Nord. Buon divertimento e davvero tanta, tanta invidia.
Paolo [Hollywood]