Si svuota il supermarket!
Ieri siamo tornati a Tacloban per fare la spesa visto che oramai è solo questione di un paio di giorni per andare in foresta. Guido è rimasto a casa per eventuali trattative da gestire riguardo ai permessi.
“Classica” corsa veloce del pulmino che a suon di clacson, si apre la strada tra i villaggi per tutti i sessanta chilometri circa che ci separano dall’isola di Leyte. L’autista schiva altri mezzi sia a destra che a sinistra con una certa disinvoltura. Anche in curve cieche, sebbene stia piovendo a dirotto… Brividi, guardando i bambini che giocano sul ciglio della strada indifferenti ai mezzi che gli sfrecciano a meno di un metro: paura! Non a caso troviamo un pullman che ha finito la sua corsa con il muso dentro un fosso. Alla sera al ritorno lo troveremo ancora lì senza essersi mosso di un centimetro nonostante ci siano più persone che, con vari sistemi improvvisati, tentino di rimetterlo in carreggiata.
Ci dividiamo i compiti: Matteo e Tristan a prendere i materiali tecnici quali carburo, batterie e varie; io scorto Jan Paul e Alain incaricati di prendere il cibo, controllando che non comprino troppe “delicatezze” più adatte alla Nouvelle Couisine che a una spedizione ai tropici. Con degli spaghetti filippini, pelati di Salerno, olio d’oliva e l’immancabile pesce secco a volontà, cercheremo di insegnare a questi Galli come se magna!
Dopo aver quasi svaligiato il market creando il panico alla cassa (con tanto di intervento di una responsabile che aiuta la povera giovane cassiera sommersa da scatolame e ogni ben di Dio), portiamo fuori i pesanti scatoloni magistralmente imballati con lo spago da quattro giovani garzoni. Altro che nastro adesivo!
Torniamo col buio.
Dopo avere cenato a base di pancit e dry fish, visto che è venerdì sera, ci concediamo un giro nell’unico locale dove dicono ci sia musica e belle ragazze.
Amara sorpresa al nostro arrivo quando vediamo che dentro non c’è nessuno tranne la band pronta a partire e la padrona del locale in enorme sovrappeso…
Una tettoia di 5×5 con tanto di luci psichedeliche ed il più ben evidente cartello luminoso in legno con scritto: Pay as u order!, pagate quando ordinate.
Bravi i quattro rockers, se non fosse per le canzoni che, alla fine quasi tutte romantiche, fanno addormentare anche il Pota. Ma ad un certo punto, come il genio dalla lampada, esce lei: una cantante del posto che oltre ad essere bellissima, tanto da risvegliare gli animi e non solo degli astanti oramai arrivati a venti persone, è molto brava a cantare.
Con una bellissima voce, tra un brano dei Cramberryes, Donna Summer, Ryhanna alternati a brani di rock Filippino crea quasi il delirio. Altro che i concorrenti di X-Factor! Grande successo ad un certo punto del “Muto” che, improvvisando un ballo perfettamente a ritmo con tanto di movimenti sinuosi, ruba la scena alla bellissima vocalist attirando su di se le attenzioni di un ubriacone del paese che forse proprio in quel momento ha scoperto di avere qualcosa di “dolce” e cerca di abbracciare il nostro povero show man. Roba da dolori addominali per le risate!
Alla prossima, Lillo.
Il muto balla ubriaco
Prada a Tacloban
Potete mandare un SMS gratuito ai satellitari della spedizione (881631649730) tramite il sito www.intermatica.it entrando nella sezione MobileLine > Invio sms > a telefono Iridium