Sabato, non avendo riscontrato successo la proposta rivolta ai soci di partecipazione alla punta di scavo al p 20 dello Sprint (Pozzo X), io e Max ci prepariamo con molta calma e verso mezzogiorno entriamo in Omber con 2 sacchi a testa + una tanica.
Nei sacchi c’è tutto il necessario anche per rifare l’armo del traverso perciò, giunti alla base del primo gemello (-130m), risalgo sugli ormai vecchi armi e, a ritroso, sistemo la progressione tenendo la corda più alta di mezzo metro. Concluso il riarmo proseguiamo spediti al Pozzo X dove Max riattrezza la discesa con corda nuova. La portata dell’attivo è pressoché uguale a quella di settimana scorsa (circa 0.5 l/s) e l’aria si infila decisamente nel meandro verso zone sconosciute. Allarghiamo il passaggio fino ad esaurimento delle 4 batterie del trapano, guadagnando poco più di un metro in meandro largo una spanna, ma il rumore dell’acqua corrente poco sotto i nostri piedi sembra farsi più gorgogliante. Risalendo Max accende qualche incenso alla base della scaletta del “P. Orso” (circa – 60m) e, una volta all’esterno ci dirigiamo subito verso un buchetto soffiante a 70m dall’Omber (pozzetto intransitabile di 5 m “Stranuov” trovato lo scorso inverno). Dopo pochi minuti avvertiamo decisamente l’odore profumato dell’incenso, prova che l’aria risalente dal p 25 (circa – 90m) dopo il p Orso si disperde fuoriuscendo anche per altre vie. E “Stranuov” è uno di questi sfiati (invernali), stabilendo un virtuale quarto ingresso del sistema ma al tempo stesso escludendo la sua connessione con zone più profonde e perciò di inutile giunzione fisica. Torneremo al Pozzo X.
Vicky