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Aladino e Fontanone sempre più vicini!

Con un grande sforzo organizzativo di tutto il circo GGB che ha scritturato venticinque artisti, alcune provenienti anche da altri gruppi (GSMalo e GSCamuno), sabato 12 ottobre in Val Daone (TN) si è svolta contemporaneamente una storica duplice immersione ad Aladino e Fontanone da parte di ben quattro speleosub.
Portandosi verso il fondo di una assai umida Grotta di Aladino, sette stoici sherpa hanno nuovamente accompagnato il fortissimo sloveno Simon Burja, da anni impegnato nell’esplorazione del Timavo, al sifone del Gat de Marmo posto a -350 metri di profondità: qui Simon si è magistralmente superato percorrendo ben 580 metri di belle gallerie allagate (da 3 agli 8 metri di diametro con tratti più stretti a meandro) fino alla profondità di 54 metri e senza mai emergere, trecento metri oltre il suo precedente terminus del 13 settembre scorso. Ben 2 ore e 45’ di immersione (per noi di trepidante attesa…) uscendo addirittura con la topografia completa e il filmato! Un vero killer, siamo ancora senza parole.
Usciremo marci dopo una quindicina di ore di grotta godendo almeno di due orette di sacco a pelo e dell’amorevole cura di quattro volenterosi saliti all’alba da Malga Nova per aiutarci nel trasporto delle attrezzature. Che come al solito sottoterra sono parse moltiplicarsi e appesantirsi…
Meno fortunato dal punto di vista esplorativo il gruppone diretto sempre sabato mattina al Fontanone e composto da ben quindici persone, salite cariche come bestie dalla Val Redoten e dirette alla sorgente in compagnia del grande Gigi Casati e di altri due sub, Davide Bernardotti e il giovane Andrea Scipioni (GSMantovano). L’obbiettivo era continuare nel secondo difficile sifone (accesso stretto e 200 m circa di sviluppo fino a -55 di profondità). Addirittura 11 anni dopo l’ultimo tentativo ad opera proprio di Casati.
I tre sub, superato il primo sifone (lungo 150 m, -10 m), durante la fase di trasporto dell’attrezzatura di Gigi lungo i 200 metri non banali di post-sifone che precedono il secondo sifone, sono stati fermati da un’inattesa e insuperabile cascata. Regalo di un periodo snervante di piogge straordinarie volute da nostro Signore…
Con l’obbiettivo rimandato ad un meteo più clemente, degna di nota la gran festa pagana continuata al parcheggio a valle per tutta la notte secondo la migliore tradizione GGB e da noi raggiunta solo la domenica per la colazione a base di funghi, formaggio fuso e le ultime bottiglie di rosso…
Dalle topografie elaborate in questi giorni la conferma: se Gigi avesse potuto continuare nel suo secondo sifone, probabilmente si sarebbe incontrato con Simon per una straordinaria giunzione subacquea! Magari chiarendo, una volta per tutte, l’interrogativo circa un dislivello di 25 m tra le quote dei sifoni.
Ma per quanto rimarrà ancora un sogno? Forse dovremo portare degli incensini? Un ultimo brindisi dal Placido ridendo a crepapelle…

Prima dei saluti, delle pacche sulle spalle, di altri ricordi indelebili.
Perché ad Aladino la favola è anche questa, almeno da trent’anni anni!

Area Orso

Davide Bernardotti e Andrea Scipioni si preparano ad affrontare il primo sifone al Fontanone

Campo base!

Preparativi al Fontanone

Rebreather setup al Fontanone

Lo spettacolare ingresso del Fontanone

Il traverso poco prima del sifone al Fontanone

Simon Burja prima dell'immersione al sifone di Aladino

La discesa in Aladino

Simon Burja inizia l'esplorazione

Il Fontanone

Fontanone - la squadra inizia a portare i materiali al sifone

Fontanone - attesa all'ingresso

Simon Burja verifica l'attrezzatura

Gigi Casati di ritorno dall'immersione

Si entra in Aladino

"Sezione verticale" dell'immersione nel sifone di Aladino

Al campo base si prepara la festa

Avvicinamento al Fontanone con carichi importanti

Dive computer: l'immersione di Simon nel sifone di Aladino


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