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Aladino: la favola rincomincia!

Con il weekend lungo del 13-15 settembre si è tornati ad Aladino per aggiungere una nuova pagina alle incredibili storie esplorative che questa grotta ci ha concesso; l’obiettivo rimane sempre quello di effettuare la giunzione della grotta con la sua nota risorgenza del Fontanone.
A differenza dell’ultimo serio tentativo effettuato nel 2013, in cui ci si era concentrati principalmente sul sifone smeraldo (il punto più avanzato in pianta), a questo giro si tenterà di passare dal sifone del Gat de Marmo.
Nonostante questo sifone sia circa 200 metri più arretrato dell’altro, è alimentato e sembra aver tutte le carte in regola per rimanere transitabile fino alla giunzione.
Le uniche informazioni su questo sifone sono i racconti di Gigi Casati, che ne percorse la parte iniziale e che dovette terminare prematuramente l’immersione a causa di un problema tecnico.
Il filo rosso che connette questa punta alle precedenti è Matteo, protagonista della storia della grotta e che, con le sue conoscenze, riesce ad organizzare l’uscita: incastra Demis, Lillo, Simon Burja direttamente dalla Slovenia e me. Per il fine settimana poi si uniranno anche Teresa, Andrea ed Hélène.
Dopo un rapido caffé allo storico bar del Placido, come bestie da soma ci carichiamo tutto il materiale sulle spalle per percorrere i 400 metri di dislivello che separano l’auto dal bivacco di Casinei di Nova, che sarà il nostro punto di appoggio per la gelida notte che ci attenderà una volta riemersi dalla grotta. Un rapido sguardo al fiume emissario del lago di Casinei ci fa scongiurare il peggio: giovedì ha piovuto tutto il giorno, ma le condizioni idriche sembrano accettabili per l’immersione.
Alle 14 e 20 siamo pronti ad entrare: 5 persone e 6 sacchi nella fatale combinazione “pesanti e delicati”, che in un paio d’ore sono giù a sala Marenda.
Momenti di grande apprensione nel veder Simon che riassembla il suo casalingo rebreather e, tra qualche “shit” e “no problem”, è pronto.
Infagottato nella muta si fa strada attraverso la fessura che separa il ramo principale dal sifone del Gat de Marmo: rapido check a tutta l’attrezzatura e, come un’anguilla, sparisce sott’acqua.
Noi altri, infreddoliti, rimaniamo a fissare il fluire del fiume Jafar. Dopo 45 minuti l’acqua si illumina e, un attimo dopo, Simon riemerge mostrandoci, prima ancora di togliersi l’erogatore dalla bocca, i due reel della sagola vuoti. Liberatosi dell’attrezzatura ci racconta di come il passaggio percorso oscilla tra i 15 e 28 metri di profondità, procedendo con delle gallerie di circa 2 o 3 metri di sezione e meandri. Si è spinto fino alla fine dei 300 metri di sagola a disposizione senza riuscire mai a riemergere. Ottima notizia! Si è recuperato in pianta lo svantaggio perso rispetto al sifone smeraldo; la grotta continua e si è più vicini che mai all’obiettivo di collegarsi al limite delle esplorazioni condotte in passato entrando dal lato Fontanone.
Simon non se la sente di fare un secondo giro il giorno dopo, per cui con grande pazienza riportiamo tutto il materiale in superficie (tranne gli 8kg di piombi che vengono aggiunti alla ricca collezione già presente in loco….).
Usciamo attorno alle 2 di mattina trovando una meravigliosa accoglienza da parte di Teresa: dopo il lavoro è venuta su con i viveri e, motivata dal vento gelido, ha predisposto una calda sala affumicatura, accendendo il fuoco all’interno della baita.
Sabato mattina arrivano anche Fallo ed Hélèn ad aiutare con il trasporto materiali verso l’auto. Si passa una giornata di meritato riposo con un ottimo pranzo, come da tradizione GGB, a base di salamine e formaggio fuso. La domenica mattina effettuiamo una rapida ricognizione alla risorgenza del Fontanone constatando, tra l’altro, la fine dello storico tronco con i pioli che permise ai primi visitatori di raggiungere il sifone terminale. Sulla via del ritorno si marca la traccia più pratica per le prossime uscite. Impossibile sbagliare: basta seguire i vespai e si arriva dritti alla meta; per trovare i vespai ci si può basare sulle punture ricevute, nonche’ seguire i numerosi ometti di granito.

Marco

Per i curiosi delle puntate precedenti ecco i riferimenti:

Speleologia n. 32 del marzo ’95: contiene la prima fase esplorativa ed inquadramento della zona

http://www.speleo.it/site/images/speleologia/Speleologia_32_Mar_1995.pdf

Il blog del Gruppo grotte brescia nello storico ha i racconti delle immersioni del 2013:

https://www.ggb.it/aladino-fontanone-la-favola-continua

https://www.ggb.it/aladino-le-immersioni-continuano

quanto materiale!

breve riposo arrivati al bivacco

dopo 2 ore dall'ingresso siamo gia' pronti

Simon assembla la sua attrezzatura

ultimi controlli prima di scendere al sifone

pronto per l'immersione

si va...

the con zucchero alla grotta!

tutti di nuovo in bivacco a festeggiare!

l'ora della sveglia

belli carichi si ritorna a valle

quasi arrivati alla risorgenza

la risorgenza del Fontanone

ingresso

la fatiscente scala a pioli

in galleria

risalendo controcorrente

si continua a risalire

game over: il sifone

il sifone


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