2 Maggio 2015
Il Don propone un giro in Preta, nella Via Nuovissima, che nessuno di noi ha mai visto… come dire di no a questo magnifico abisso facente parte della storia della Speleologia?!?
Il giorno prima ha piovuto, ma la cosa non ci impensierisce poiché siamo diretti in una zona abbastanza superficiale e, soprattutto, fossile.
Il sole splende e dal traliccio si gode una splendida vista. Il primo pozzo ha un discreto stillicidio e alla sua base resiste ancora un bel mucchio di neve ghiacciata. Giunti in testa al P 108, invece di scenderlo, ci spostiamo sul pendolo che porta al traverso. È qui che Vale annuncia di avere “un problema immenso”… attimo di silenzio…”non ho la maniglia!”
Dopo le inevitabili e meritate prese in giro si costruisce un sistema maniglia-staffa perfettamente funzionante, con l’ausilio di fettucce e del suo bloccante d’emergenza .
Scendiamo il pozzo del Decennale, il pozzo Marisa e dopo un altro paio di saltini giungiamo a sala Piatti dove ammiriamo le belle concrezioni tra due laghetti. Tutti soddisfatti del giro torniamo sui nostri passi con un po’ di premura dato che, prima di entrare, il malghese Augusto ci aveva promesso una certa cosa…
Così, dopo aver parancato dal P 131 i sacchi pieni del materiale d’armo ed esserci cambiati, entriamo in malga, dove Augusto e altri ospiti ci accolgono: il tempo di sedersi e si materializzano davanti ai nostri occhi piatti con tagliatelle al salmì di cervo, e poi formaggi, salami, torte, caffè con grappa…insomma. cena completa!
Un grazie enorme all’Augusto, e soprattutto un AUGURI DON, che ha voluto trascorrere il giorno del suo cinquantesimo compleanno alla Spluga della Preta, una grotta che ti regala sempre delle splendide emozioni.
Partecipanti: Don, Vicky, Vale, Fallocefalo, Skizzo
Vicky