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Buluan Camp Zero

Rieccoci qua, rotule doloranti dopo 7 ore di trotto, al villaggio che ormai ci ha adottato. “Bukò, Bukò, salamat!”: un cocco fresco che dalla gola entra nel cervello per me, Guido, Lorenzo e Claudio attorniati da una miriade di piccoli spettatori. E con una media di 8 per famiglia non potrebbero essere di meno… A proposito, sembra che il centinaio di magliette e vestitini portati per loro siano destinati ai giorni di festa perché troppo belli!
Stamattina abbiamo smontato il campo sul Monbon senza troppi rimorsi: noi diretti a Buluan con Dundy, il Muto scalzo e 7 portatori, gli altri 5 compagni con Bebet, Armando e 8 portatori verso Mactingol. A quest’ora dovrebbero già essere accampati nei pressi del vecchio omonimo sitio, il piccolo villaggio ormai abbandonato dal 2006 dopo che la giustizia sommaria dell’esercito guidato ha fatto a machetate (per non lasciare tracce) 4 ragazzi, unici capofamiglia, sul sentiero di casa con l’unica imperdonabile colpa di abitare in zona calda e di non avere con sé i documenti d’identità. Un pensiero va a loro: Nando, Renato e agli altri due di cui ora mi sfugge il nome, tutti nostre bravissime guide nella spedizione del 2004.
Da domani Jean Paul, Alain, Tristan, Lillo e il Frizzone continueranno in MA 4 detta Lizard, il collettore sotterraneo del mitico Mactingol, letteralmente “il fiume che romba”. Nel 2004 l’abbiamo lasciato con 2 km di gallerie che vanno sia a monte che a valle animate da 10 metri cubi al secondo: da domani sera aspettatevi i loro mirabolanti aggiornamenti. Dimenticavo: da domani Frizzi ti conviene imparare a nuotare!
Per noi il roadbook propone Tunonoran, un fiume che si perde in un grande inghiottitoio a meno di un’ora a Sud del villaggio. Se è davvero una grotta enorme e così vicina ma perché l’anno scorso non avevano voluto portarci? Ormai ai misteri dovremmo essere abituati… Ah, bella questa! Sull’onda è spuntato pure un pozzo addirittura più profondo del calcare che lo conterrebbe…
Prima di salutarvi cedendo al richiamo irresistibile del soffritto di Lorenzo (stasera p-a-s-t-a-l-p-o-m-o-d-o-r-o!), potrei cercare di descrivervi la magia nostra ultima sera al campo sul Monbon. Usciti da Elaroman con un bel video di 55 minuti che spero possa raccontare almeno qualche sezione di questa magnifica grotta, troviamo il campo brulicante di portatori. Tra sguardi troppo simili per noi qualcuno è decisamente molto giovane, 12 o 13 anni forse. Una pentola di riso rovesciata sulle foglie, qualche pesce secco scottato sulle braci sottili come fili del bamboo e la cena è servita. Poi tutti attorno a me e al mio portatile mentre scorrono le immagini, luoghi e visi a loro cari. Commenti di cui percepisco lo stupore ma anche la commozione. Poi tutti a nanna sparpagliati nel sottobosco, sulla terra di cui si sentono figli. Un finalmente rilassato Jean Paul scatta qualche foto in un formato che non riesco a mandarvi, la mia telecamera invece va in blocco per l’umidità: domage (peccato) perché è stato un altro regalo di quest’avventura.
Alla prossima

Matteo


Il nuvo ingresso di Elaroman 2


Addio Monbon River


Sosta con i porter


Albero di tek, il gigante della foresta


Il muto con la maglia “Stop Aids”


Un altro tek, gigante della foresta


Migale in grotta


Millepiedi su un piede solo


Nuovo arrivo a Buluan


Pesci secchi sulle braci


Si smonta anche il nostro piccolo generatore

Potete mandare un SMS gratuito ai satellitari della spedizione (881631649730) tramite il sito www.intermatica.it entrando nella sezione MobileLine > Invio sms > a telefono Iridium


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