Dalla sponda sinistra del Calbiga River vicino alla chiesa, martedì 12 Aprile ore 23:49 (le 17:49 in Italia)
Vi scrivo seduto sugli stessi gradini di 17 anni fa. Alloggiavamo qua dietro io Aki e Guido. Ricordo l’infarto di un geko da 40 cm mentre lavavo i panni alla prima spedizione extraeuropea.
Dovevo scrivervi due ore fa ma sono crollato per l’arretrato totale di una notte, la scorsa, passata a maledire un acquazzone violento. Il prezzo del sonnellino tra i materiali fradici? becconi di zanzara ovunque…
Stamattina impegnati tutti al massimo con il gruppo di Guido che si preparava ad un campo itinerante pensato per un’autonomia di 5 giorni nella zona di Canlobo, otto dei nostri e altrettanti portatori più il Muto, ovviamente: 35 kg solo di riso, non vi dico altro!
Nella stessa stanza Marc che cercava la concentrazione preparando bombole e apparecchiature mentre io approfittavo della fortuita presenza fuori di casa del sindaco di San Sebastian, municipalità di cui fa parte Banlogo. Obiettivo della nostra immersione.
Arrivati alla barangay servirà anche l’ok del captain poi via di pompboat sul Balogo River.
Obiettivo la sorgente captata di Dimagbaha che, appartendo forse ad un acquifero diverso e più profondo, dovrebbe avere una visibilità migliore di quella delle vicine Balogo Springs vere e proprie.
A nuoto controcorrente per i primi bellissimi 70 metri con uno zaino negativo (ma mettiamo ancora un’altra batteria!) poi 300 metri di corridoio sabbioso 6-8 x 4 fino al sifone. Visibilità di 1,5 m. Marc parte per un tentativo. Sifone basso e largo con concrezioni che parzializzano la sezione: a – 8 trova la sagola dei due sub che nel 2009 hanno fatto la prima parziale esplorazione ma basta un attimo e la visibilità si azzera. Riprova altre due volte ma niente, non resta che tornare tra qualche giorno pioggia permettendo…
Io e il Pesce Gatto, un raro esemplare di Caecogobius Trippocalmus, ci organizziamo allora in un’improbabile squadra topografica.
All’uscita per i fantastici 4 un fantastico cocco di consolazione al prezzo della solita immancabile pioggia. Ancora bombole, zaini, acqua, canoe e verde: un verde che apre il respiro. Allunghiamo di 300 metri il ritorno per un sopralluogo ai due laghi delle Balogo Springs che ovviamente sono di un nocciola impenetrabile grazie all’uragano di stanotte.
Un attimo fa mi ha chiamato Lillo da Canlobo: la gente è contentissima di rivederli e mi conferma che domani verranno accompagnati alla mitica Mama Cave. Con loro proprio il cacciatore che meglio conosce la zona. Che i chilometri siano con voi!
Ora scappo in casa con modem e fili perche tanto per cambiare piove di brutto. Duro sentirsi così impotenti dopo tanto lavoro, bip di censura…
Cerco di non pensarci almeno per qualche ora. Inizio con una cucchiaiata di burro di arachidi da cementare il palato.
A domani, ciao “gnari”!
Matteo Pota Rivadossi
Ricordiamo che è possibileinviare sms al satellitare della spedizione collegandosi alla pagina iridium ed inviando i messaggi al numero: +881632529859
English summary
From the left bank of River closet o the Church, Tuesday Aprile 12th 11:49 p.m. (le 5:49 p.m. in Italy)
This morning all engaged with the Guido team ready for an itinerant camp with 5 days autonomy Canlobo area, while Marc choose to dive in the Dimagbaha spring.
Swimming upstream for the first 70 m, then 300 m of a sandy gallery 6-8 x 4 up to the siphon. Marc makes a try, but zero visibility. We’ll try again in a few days.
A minute ago Lillo from Canlobo called me: Tomorrow they will be accompanied to the mythical Mama Cave