Nonostante le abbondanti piogge che hanno caratterizzato quest’estate, vista una finestra di bel tempo, propongo il viaggio al centro della terra di Serle.
Armati di trapano a motore, io, Chiara e Dario scendiamo in Omber con l’intenzione di disostruire il cunicolo trovato nella sala oltre la frana del fondo.
Giunti nei pressi di sala Allegretti il ruggito dell’acqua è molto forte.
E Dune? Mi chiedo con un poco di preoccupazione… Dune è più allagata del solito e, verso la fine della galleria, ci ritroviamo davanti ad un bel laghetto impossibile da aggirare. Sto quasi per proporre la ritirata quando l’entusiasmo di Chiara mi convince ad andare avanti; ci spogliamo e percorriamo i restanti 50 m a piedi nudi , con l’acqua al ginocchio ma che in certi punti arriva anche al fondoschiena!
Non è semplice stare in equilibrio poiché sembra di camminare su di una saponetta.
Arrivati a destinazione iniziamo a lavorare sulla prima strettoia in frana, dal basso verso l’alto… non proprio un bel posto. Dopo un paio d’ore io e Chiara passiamo la strettoia (già passata da Bengj nella punta precedente) e, dopo qualche decina di metri, siamo al cospetto di un bel masso che occlude il passaggio. Le energie iniziano a calare ma almeno un tentativo bisogna farlo: Chiara mi aiuta nella rimozione di un masso e mi guarda passare oltre. Subito al di là un’altra strettoia mi costringe a qualche bestemmia prima di riuscire ad oltrepassarla, ma, dopo pochi metri a pancia in giù, mi alzo in piedi e inizio a camminare comodamente in galleria inclinata, e poi….. il nero!
All’inizio non vedo un gran ché per via dei fumi del trapano arrivati fin là, ma poi capisco di avere davanti un bel salone dalle dimensioni comparabili a quelle di TotankaYotanka.
Discendo la china detritica e un gran silenzio mi avvolge, mente osservo a bocca aperta la nuova scoperta: è un salone di crollo, dove su di un fianco è presente uno sprofondamento di circa 15m quasi verticale tra i blocchi, mentre un secondo lo vedo ai piedi della china detritica.
Dall’altro lato del salone una galleria che sembra retrovertere.
E quindi… NON FINISCE QUI’! Ottimo Chiaraaaa, Darioooooo, VAAAAA!!!!!!!!!
Tutti provati dalla fatica si cerca di uscire in gran fretta, nel tentativo di far arrivare Chiara in orario al lavoro.
Super complimenti dunque alla caparbietà di Chiara (che ricordo essere una nuovissima leva del GGB!) e a Dario, che si è scarrozzato andata e ritorno uno scomodo e pesante sacco-trapano.
Vicky