Speleo curiosità. Il nostro caro vecchio Omber non finisce mai di stupirci. Sabato 24, intorno alle 15, cinque di noi partivano alla volta di “sala Allegretti”. In programma il riarmo di alcuni pozzi (tra cui il P.50) e una ripassatina a famigerati luoghi d’esplorazione. Fin da subito ci accorgiamo che la fatica è eccessiva. Il problema è che la temperatura non si abbassa come dovrebbe. Giunti al Gran Canyon le scorte di acqua sono quasi esaurite. Nessuno ricorda di situazioni simili in tanti anni di esplorazioni. In queste condizioni dobbiamo procedere effettuando numerose soste e siamo costretti a rifornirci di acqua dalle pozze fortunatamente presenti sulla via del fondo. Giunti a destinazione, fatte le nostre ricerce, affrontiamo la via del ritorno. Incredibile ma vero si parte da sala Allegretti in maglietta! Nelle soste, per avere refrigerio, ci concediamo atteggiamenti da spiaggia: dorso nudo ed acqua a volontà. Procediamo veloci e l’impedimento principale è proprio la tuta, lo spreco di energie è molto elevato. La situazione è comica, certamente dovuta alla “secca” di questo periodo ed alle alte temperature esterne. La cosa comunque ci fà riflettere. Non solo per la scarsità d’acqua, comprensibile in questa stagione, ma soprattutto per l’alta temperatura, l’assenza di aria e per lo stupore di trovarci in un clima che non ci appartiene. Per le prossime uscite siamo pronti: niente sottotuta, maglietta tecnica e tuta ultraleggera (l’EXPERIENCE rischia di essere troppo), e magari secchiello, paletta ed occhiali da sole… forse aveva ragione chi, per scherzo, era sceso con tanto di ombrellone!
Paolo Jeannin -Hollywood-