Domenica 26 gennaio la dedichiamo ad una nuova calata lungo le pareti dell’Ucia; zona prescelta uno scaverno che avevamo notato vedendo e rivedendo i video che avevamo fatto da Caino (vedi articolo “Improvviso ingresso in parete”).
Max e io accompagniamo su, fino in cresta, 60 m di corda e tutto il necessaire fino a giungere piu’ o meno nel punto prescelto. Un timido Sole si nasconde tra veloci banchi di nuvole e nebbie e, dopo un triste ristoro, discendo su di un versante ripido ma appoggiato ed erboso. Dopo una ventina di metri mi arresto su un pianerottolo coincidente con un addolcimento del versante; uno sguardo verso la parete opposta e, dalla nuvola/nebbia scorgo qualcosa di interessante… la nuvola si dissolve e, in effetti, c’è un ingresso, e pure grosso! Ci avviciniamo bramosi, non ci sono tracce di passaggi precedenti. La grotta si apre alla base di un ampio arco di roccia, in una frattura dovuta a movimenti di compressione. Purtroppo non facciamo molti passi: dalla saletta oltre l’ingresso si può accedere a un vano superiore dove un meandro a monte si chiude in massi di crollo concrezionati. Si possono fare altri 7…8 m strisciando nella fessura stando bassi nella saletta. L’aria in aspirazione poi non la fa sembrare molto interessante. Rileviamo e lo battezziamo “Amaro Luciano”. Rientriamo e tentiamo di scendere in zone non ancora viste, ma la battuta si conclude presto l’imbocco di un sentiero/ex strada: il solito litigio con la vegetazione è reso infernale dagli zaini ingombranti, e la seconda frustata dei maledetti rametti direttamente nell’iride cercando di divincolarsi dai rovi fa si che, trovata la prima via di fuga , si alza bandiera bianca e si torna tranquilli.
Poiche’ le pareti del Monte Ucia sono state poco o per nulla battute, sicuramente torneremo presto a cercare in altri luoghi, oltretutto ancora così selvaggi e suggestivi, nella speranza di trovare qualche bella sorpresa.
Vicky
Amaro Luciano: scaverno ed ingresso
L'ingresso
L' ingresso
il posizionamento in parete
Amaro Luciano