Catbalogan, mercoledi’ 5 aprile ore 17:00
Ciao a tutti.
Finalmente in Filippine!
Lunedi’ 3 siamo partiti tutti e dieci da Brescia alle 5 in punto con i nostri 30 bagagli, ovviamente non senza qualche problema: al posto del solito autista con minivan pattuito se ne son presentati altri due. Uno con una bmw da puttaniere e l’altro con una mercedes van nero da mafia russa. Telefonata di fuoco all’amico organizzatore per avere un altro mezzo poi, magia del tetris, partiamo.
Via via veloci; ma chi ha chiuso la sede del GGB? Nooo, inversione a U stile hollywood e via: sede completamene spalancata e madonne che volano…
A Malpensa check-in da incubo quando la compagnia non vuole riconoscerci i 15kg cadauno promessi per attrezzatura da immersione…
A lotta terminata il piacere di uno scaramantico Chianti Nipozzano. Guai a scordarsene!
Unica speranza pensando alla cassa del compressore aria condito con un vago olezzo di benzina seppur vuoto. Boh, Speriamo non ce lo blocchino. Certo che siamo stati dei polli a non sigillarlo meglio…
Scalo nella vuota sfarzosita’ araba di Abu Dhabi poi eccoci a Manila. Arriva tutto, spedizione ormai a meta’, penso…
La sera street food evitando topi e buche, poi le ultime di troppe birre con due speleo francesi di ritorno da un mese di Samar. Per la nostra gioia ci raccontano di sanguisughe negli occhi, sulla lingua, di pioggia e di piene ogni giorno: l’unica e’ proprio berci su.
Sveglia 3 ore dopo alle 3 giuste. All’imbarco del volo interno numeri da circo ancora una volta, dopo esserci visti rimbalzare proprio la cassa puzzolente. Nessuno puo’ accettarla e ormai spacciati, con il check-in ormai chiuso, da buoni italiani e sloveni escogitiamo un numero da far invidia a napoletani e zingari! Meglio non raccontare come ma il pezzo ha volato con noi, per magia…
A TAcloban colazione ed ossigeno prima delle 2 ore ad arrivare a Catbalogan, giusto per la presentazione ufficiale del libro sulle grotte di Samar che la cara Sarah Francis ha scritto facendosi passare foto, testi e topografie delle nostre spedizioni.
Ha il sapore delle guide d’arrampicata di qualche sparuto visitatore entusiasta piuttosto del locale, ma e’ ben fatta.
Segue pranzo con tanto di lechon (porchetta), spese varie, poi utti sul van per Barruz! Scappo: mi stanno aspettando!
A presto
Matteo