Sei anni dopo la fortunatissima precedente avventura, è in partenza Samar 2023, l’ennesima spedizione speleologica internazionale in Filippine organizzata dall’associazione Odissea Naturavventura in collaborazione con il Gruppo Grotte Brescia.
Un progetto di ricerca ventennale che, ad oggi, ha permesso ai nostri di topografare quasi 150 Km di nuove cavità e che di fatto costituisce il più grande risultato esplorativo mai conseguito da speleologi italiani all’estero.
Dal 16 marzo al 17 aprile sette speleologi italiani, sloveni e filippini, opereranno principalmente su una nuova area carsica situata nel sud dell’isola di Samar: oltre ai bresciani Matteo Rivadossi e Teresa Lecchi, non potevano mancare il mitico geologo veronese Guido Rossi ed il vicentino Stefano Panizzon a cui si uniranno Matjaz Bozic di Ljubljana e due speleo di Manila, Daryl e compagno. A Samar li attendono alcuni amici filippini tra cui la guida Joni Bonifacio di Catbalogan.
La parola a Matteo Rivadossi, capospedizione:
“Ancora in Filippine! Per me è la tredicesima volta, per Guido tre di più, per Teresa addirittura il battesimo! Dopo l’emozione provata nel 2017 con una fantastica giunzione di ben 32 km tra Sulpan e Male-Ho nei pressi di Barruz a nord di Gandara, noi habitués abbiamo sofferto il pesante stop forzato dalla delirante pandemenza: dopo sei lunghissimi anni torniamo finalmente a Samar, stavolta in una zona curiosamente nuova: un carso tormentato coperto da foresta di ben 30 km quadrati in cui spariscono una decina di corsi d’acqua che pare facciano riferimento all’unica sorgente; il fatto di aver incrociato le carte geografiche con le immagini satellitari di Google Earth scorgendovi dei segmenti fluviali, beh direi che è bastato per sognare!
Qui la logistica, prima degli obiettivi esplorativi, è tutta da capire e da impostare! Probabilmente partendo dai villaggi più vicini, ci aspetta un campo in foresta in completa autonomia. Nei primi giorni ci divideremo quindi tra chi dovrà occuparsi dei vari permessi e chi preparerà materiali e provviste.
Confidando in un meteo secco ed in una situazione socio-politica favorevole, cercheremo di raggiungere i vari obbiettivi già inseriti nei nostri gps, mettendo le mani su quello che pare un possibile sistema idrogeologico di decine di chilometri! Sifoni, frane ed intasi permettendo… Lo vedremo solo giorno per giorno perché l’avventura è soprattutto questa incertezza. Ed è per scaramanzia che non voglio nemmeno pensare agli altri target alternativi!
Per il resto è sempre un piacevole copia-incolla: dopo due mesi di snervanti preparativi, carichi di materiali quanto di dubbi e aspettative, non vedo l’ora di essere sull’aereo. Poi come sempre mi aspetto di spaccarmi la schiena su dei maledetti mezzi o lungo quei viscidi sentieri ma poi di aprire gli occhi trovandomi finalmente in quei luoghi, foreste o grotte che siano, ormai tanto familiari da mancarmi troppo. Vi ritorno con tutto il cuore benché nel 2012, abbia contratto una pericolosa encefalite virale, l’ameba e pure una seconda ancora sconosciuta parassitosi che, assieme, mi hanno regalato 3 ricoveri e 4 mesi di astenia!
Come al solito laggiù ci affideremo ai locali, sempre insuperabili nel muoversi in foresta. Con alcuni di loro, sono certo, instaureremo come al solito un rapporto di fraterna amicizia: la loro ospitalità, le loro informazioni ma anche la semplice traduzione dai vari dialetti all’inglese, saranno preziosissimi per riuscire anche solo a spostarsi in un territorio così particolare come quello del carso tropicale. Per di più caratterizzato da un delicato equilibrio socio-politico, visto che in zona permangono problemi legati alla guerriglia maoista del New People Army.
Speriamo di trovare della bella roba, soprattutto di passare un’armoniosa avventura umana. La sento un po’ come una responsabilità quella di vedere gasati tutti i miei compagni, dai più smaliziati ai ragazzi nuovi che, per la prima volta, si troveranno alle prese con il gigantismo della speleologia tropicale ma anche con l’abnegazione che queste spedizioni richiedono.”
Per chi volesse seguire gli sviluppi di SAMAR 2023 l’appuntamento è su questo blog, come sulle pagine Facebook ed Instagram del Gruppo Grotte Brescia che verranno aggiornate spesso grazie ad un collegamento satellitare.