Mabini, 13 aprile 2025
Anche oggi il target viene deciso a colazione interpretando la nostra guida Romolo attraverso la traduzione stentata della nipote della cuoca. Ed è così, mezzo inglese mezzo Waray-Waray (il dialetto di Samar), che altre alchimie di tubig (acqua), lapos (attraverso) e bito (pozzo) vengono date in pasto alla nostra voracità esplorativa. Bugasan ovviamente la parola chiave: qui tutto ruota attorno al nostro fiume.
Preparati i sacchi con acqua clorata e materiale, indossiamo controvoglia ancora gli stessi pantaloni infangati, le magliette che sanno di cane bagnato e calzari in cui anche oggi bolliremo i piedi poi via di moto per evitare almeno il primo calvario. Solito avvicinamento di un’ora e mezza su terreno appesantito da giorni di pioggia con la variante di un sole “battente” ed eccoci sulla soglia di un bellissimo portale fossile: entriamo senza troppa stima per i vecchi relitti fossili puntualmente in vista della luce di un traforo troppo breve. Ma risalendo la china fino ad uscire in una grande dolina di crollo non possiamo non stupirci di un arco che la divide da un secondo sfondamento, sotto il quale occhieggia un secondo solenne portale di un secondo traforo: gnari, la grotta vera è qua!
Qualche burlone propone di ardere il tronco di eucalipto gigante appoggiato sul bordo del pozzo sopra le nostre teste per capire se la galleria 20×10 tira aria: d’altronde per una grotta grande ci vuole un incensino grande, in onore del tristissimo trio serlese…
Saranno solo 350 metri di topografia ma che razza di saloni!
La seconda proposta è l’ennesimo natural bridge sul sottostante Bugasan che dovremo attraversare un paio di volte a nuoto tenendo conto della portata. Bellissimi i piastroni calcarei delle rive poi dietro l’ansa rimaniamo letteralmente senza parole al cospetto di un portale 20×20. Sarò tra i due volontari che a nuoto controcorrente raggiungeranno l’altra entrata di questo solenne traforo per la topografia mentre gli altri cercheranno di immortalare tanta bellezza.
Al ritorno ho insistito con Romolo e il nostro polotto di Barangay per seguire il fiume al fine di verificare se la grande perdita a monte di Borabot esplorata ieri sia per caso transitabile: a tratti trasportati dalla corrente nuotiamo fino al cupo inghiottitoio sbarrato da una montagna di tronchi e bambù. Per fortuna, esclamiamo in coro. Altrimenti con gli 8 forse 10 metri cubi sarebbe stato molto molto psycho…
Al campo il piacevole incontro con i mitici Paul, sua moglie Caty e Gilles, gli amici francesi che hanno appena esplorato la grotta più profonda delle Filippine scendendo i -350m di Mama Cave sul monte Yaua, nella municipalità di Matuguinao, sempre a Samar ma a Nord.
Cena a base di baboy in adobe (maiale marinato) e tante forse troppe birre San Miguel brindando ai risultati delle nostre avventure e ai trentatré anni della Peppa, rigorosamente dopo la mezzanotte!
Matteo
N.B. I Potini (padre e figlio) hanno pensato bene di farmi due regali di compleanno in anticipo! Ieri nel ritorno al villaggio mi hanno lanciato addosso un cobrino morto… (e fortuna che era morto)… oggi hanno replicato con un finto serpente: in pratica con una cerniera nera Nadir ha creato il “serpente” posizionandolo dietro di me, appena se ne è andato, Matteo ha ben pensato di urlare “Terry Terry scappa” e io con uno scatto alla Usain Bolt e poi dei salti Gianmarco Tamberi, mi son ritrovata a urlare nel primo salone della Bugasan Dry Cave… sotto le risate di tutti (compreso Romolo e il polotto).
Terry

cercando di capire dove finiremo stamattina

il carabao tra i migliori mezzi di trasporto filippini

strani animali si aggirano per il carso

l’arrivo a Bugasan Dry Cave

il secondo salone di Bugasan Dry Cave

durante il rilievo

per una grande grotta… un grande incensino di traverso

sempre in Bugasan Dry Cave

Bugasan Dry Cave

bizzarre concrezioni

l’arrivo al Bugasan Natural Bridge 4

senza parole al cospetto di tanta bellezza

lasciandoci trasportare dalla corrente

il tenebroso inghiottitoio dove sparisce il Bugasan River

i due volontari per il rilievo

il compleanno della Terry (+33!)